UISP Firenze aderisce alla campagna regionale “Cambia il Gioco” e invita tutte le Società affiliate a partecipare attivamente, contribuendo a diffondere un messaggio sociale e culturale indispensabile per contrastare la violenza di genere.

La campagna, promossa da UISP Toscana in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, mira a trasformare lo sport in uno strumento concreto di prevenzione e cambiamento culturale. L’iniziativa coinvolge tutti i comitati territoriali con l’obiettivo di rendere palestre, campi e spazi sportivi luoghi di rispetto, consenso e relazioni paritarie.
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“Cambia il Gioco” nasce dalla consapevolezza che la violenza maschile contro le donne non è un’emergenza episodica, ma un problema strutturale radicato nella società. «77 femminicidi in Italia nel 2024. Un numero che non è emergenza, ma struttura – sottolinea Lucrezia Iurlaro, referente del gruppo di lavoro politiche di genere di UISP Toscana – è il risultato di una società patriarcale che ancora considera le donne come oggetti da possedere, corpi da controllare, vite di serie B».Lo slogan ha un doppio significato: richiama la necessità di cambiare le regole del gioco sportivo, spesso segnato da discriminazioni, e invita allo stesso tempo a ripensare le regole sociali che sostengono il patriarcato. «Non vogliamo solo sensibilizzare: vogliamo che ogni allenamento, ogni partita, ogni momento di aggregazione sportiva diventi un’occasione per costruire una cultura diversa», aggiunge Iurlaro.
Una ricerca Soroptimist su oltre 870 atlete italiane evidenzia dati allarmanti: il 44% ha subito violenza psicologica e il 77% è stata testimone di comportamenti inappropriati da parte di allenatori o dirigenti. «Lo sport, che dovrebbe essere luogo di crescita e benessere, può diventare teatro di violenze sistemiche se non interveniamo. Lo sport non è neutro: può riprodurre o scardinare i modelli del patriarcato», ricorda Iurlaro.
Per questo UISP Toscana ha realizzato cartelloni e una brochure informativa da affiggere e distribuire negli impianti sportivi. I materiali trasmettono messaggi chiave: nessun gesto è neutro, l’educazione è il primo allenamento, il consenso è parte del gioco. «Non chiediamo alle donne di proteggersi meglio. Chiediamo agli uomini di smettere di essere violenti – spiega Iurlaro – e iniziamo dall’educazione che passa attraverso ogni allenamento, ogni spogliatoio, ogni momento di sport condiviso».
Ai comitati territoriali viene richiesto di stampare e affiggere i materiali entro il 25 novembre, distribuire la brochure durante le attività e coinvolgere attivamente allenatrici, allenatori, dirigenti e atleti nella diffusione dei messaggi. È inoltre importante documentare e condividere le iniziative sui social con l’hashtag #CambiaIlGioco e taggando @uisptoscana. Chi desidera organizzare iniziative pubbliche con realtà locali o centri antiviolenza può coordinarsi con UISP Toscana per inserirle nella cornice regionale.
La campagna richiede un impegno corale: «Non servono eroi solitari, ma un’azione collettiva – afferma Marco Ceccantini, presidente UISP Toscana – Ogni persona, educatore, allenatrice, dirigente, atleta, ha un ruolo attivo nel trasformare la propria comunità sportiva. La violenza di genere si combatte cambiando la cultura che la produce. Un gesto, una parola, un allenamento alla volta».
«Il progetto – aggiunge Ceccantini – è il primo adottato in modo uniforme da tutti i comitati, seguendo una linea condivisa nel congresso di febbraio. È solo l’inizio: altre iniziative seguiranno a breve».
Le parole della Presidente UISP Firenze, Gabriella Bruschi: «UISP Firenze aderisce con convinzione alla campagna “Cambia il Gioco” promossa da UISP Toscana. Il contrasto alla violenza di genere e la promozione di una cultura del rispetto sono valori imprescindibili del nostro Comitato e devono essere pienamente riconosciuti e praticati all’interno di ogni spazio sportivo. Lo sport ha la responsabilità di essere un luogo sicuro, inclusivo e capace di generare cambiamento sociale. Per questo chiediamo a tutte le nostre Società affiliate di partecipare attivamente, diffondere i materiali della campagna e farsi portatrici di un messaggio che non può essere rimandato: il rispetto non è un’opzione, è la base del gioco. Solo insieme, un allenamento e una parola alla volta, possiamo contribuire a costruire comunità sportive capaci di prevenire la violenza e promuovere relazioni paritarie. “Cambia il Gioco” è un impegno che assumiamo oggi, e che vogliamo trasformare in pratica quotidiana.»
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